AIUTARSI FRA PARI CON IL FOCUSING

Alcune cose possono guarire solo quando si è da soli, altre solo insieme agli altri e altre ancora solo con l’aiuto di un esperto

Aiutarsi fra pari è una risorsa straordinaria per promuovere il benessere personale e sociale. Il Focusing è una modalità che ci permette di farlo contattando la saggezza naturale del corpo.

Qui di seguito troverete un riassunto, arricchito delle nostre variazioni, di cos’è e come utilizzarlo.

COS’È IL FOCUSING

Il Focusing è un’abilità naturale degli esseri umani riscoperta dallo psicoterapeuta americano Eugene T. Gendlin nel corso di una sua ricerca.

La ricerca mirava ad individuare l’efficacia dei diversi metodi psicoterapeutici e mise in risalto che, ciò che determinava in modo maggiore il possibile successo della terapia era, indipendentemente dall’approccio utilizzato, l’atteggiamento con cui alcuni clienti spontaneamente prestavano ascolto alle proprie percezioni interiori.

Gendlin decise allora di creare un modo per insegnare questa modalità di ascolto, individuando 6 passi che hanno lo scopo di apprendere questa abilità che, una volta esercitata, viene svolta in un unico movimento fluido che può essere praticato una singola volta o ripetersi per diversi cicli.

La cosa essenziale di questa pratica è percepire in modo cosciente le sensazioni interiori che stiamo vivendo nel nostro corpo. Questo non coincide con il percepire le proprie emozioni e nemmeno con il contattare le sensazioni fisiche che proviamo con i cinque sensi, bensì si tratta di andare oltre percependo come il nostro corpo reagisce internamente alle emozioni, alle percezioni dei sensi, ai nostri pensieri e alle nostre immagini.

Stabilendo questo contatto riprendiamo legame con il livello del nostro essere in cui sperimentiamo quelle sensazioni che poi chiamiamo benessere o malessere, ed è sempre qui che esse si trasformano o rimangono immutate. Cioè è a questo livello che si gioca la partita di come stiamo in ogni istante!

Durante il Focusing l’attenzione di chi lo pratica danza continuamente tra sensazioni interiori, emozioni, immaginazione e significati, ritornando sempre alla sensazione interiore per verificare cosa sia cambiato.

Questo movimento rimette in moto l’intelligenza creativa del corpo che va al di là della nostra consapevolezza e che permette alla persona di contattare le proprie risorse, trasformare stati interiori bloccati o avere una nuova visione della propria situazione di vita.

Questa abilità è accessibile ovunque ci si trovi e consente ad ognuno di prendersi cura di sé in modo autonomo o può essere integrata nel lavoro che svolge uno specialista.

Ma offre anche un’opportunità speciale che è quella di prestarsi aiuto tra pari.

Di seguito verranno presentate delle indicazioni su come utilizzare il Focusing in tal senso perché riteniamo che l’aiuto tra pari sia una risorsa eccezionale a cui ogni comunità può accedere per diventare autonoma nello stare bene.

Una parte delle indicazioni possono comunque essere usate se desideri praticare il Focusing da solo.

E’ importante ricordare che, per la maggior parte delle persone, non tutte le questioni possono essere risolte in autonomia o con l’aiuto di un pari quindi, quando ne senti la necessità, rivolgiti ad uno specialista che ti piace per affrontare i temi più difficili per te.

COME PRATICARE FOCUSING TRA PARI

Quando si presta il proprio aiuto tra pari la cosa più importante da tenere a cuore è che ognuno è completamente responsabile di quello che si sta creando insieme all’altro.

Con il Focusing due persone possono reciprocamente prestarsi aiuto in questo modo: una delle due pratica il Focusing, l’altra l’ascolta e la sostiene. Una volta terminato, se si vuole, ci si può scambiare i ruoli.

È responsabilità di chi sta facendo Focusing comunicare al compagno prima o durante l’attività che tipo di ascolto o sostengo abbia bisogno nei vari momenti (come verrà spiegato in seguito).

Per prima cosa scegli una persona con cui ti senti a tuo agio e che ritieni possa essere interessata a questa opportunità, spiegale di cosa si tratta, parlatene insieme e se ne sentite la necessità approfondite gli aspetti che non vi sono chiari.

Può trattarsi di un amico, un conoscente, un parente, un collega, inizialmente è più facile se non si tratta di una persona con cui hai un forte legame affettivo.

Scegliete un posto nel quale non sarete disturbati, dove possiate stare comodi, staccate il telefono e se necessario fissate un tempo per terminare l’attività.

Inizialmente evitate luoghi troppo intimi o troppo dispersivi e se non potete incontravi fisicamente potete provare anche via telefono.

Prima di iniziare decidete chi farà Focusing e chi invece accompagnerà e scambiatevi indicazioni sui vostri bisogni, cosa che potrete continuare a fare in qualsiasi momento della pratica. Per esempio potreste aver bisogno che l’altro vi parli con un volume di voce non troppo alto o segnalare al partner dopo  un certo tempo che desiderate fare una pausa o ancora qualsiasi cosa ritenete possa farvi stare bene!

I MOVIMENTI DEL FOCUSING

Ecco i movimenti che compirà chi fa Focusing:

  • PREPARAZIONE

Assicurati di essere comodo, di sentirti a tuo agio nel luogo in cui sei e con la persona che è con te e di aver condiviso tutte le tue necessita e tue richieste nei suoi confronti

  • CREA UNO SPAZIO

Con gli occhi chiusi o aperti rilassati e rivolgi la tua attenzione interiormente.

Nota se ci sono pensieri, preoccupazioni o emozioni e prova a metterle temporaneamente da parte rivolgendo la tua attenzione alle sensazioni che senti dentro al corpo.

  • ASCOLTA LA SENSAZIONE INTERIORE

Se c’è un argomento particolare che vuoi esplorare rivolgi ad esso la tua attenzione senza analizzarlo o dargli spazio a livello emotivo ma ascolta che effetto ha nel tuo corpo. Che sensazioni ti fa provare? Prova a descriverle con aggettivi come teso, molle, duro, vibrante, mobile, fisso, pieno, vuoto, caldo, freddo o altri che vengono in mente e a te.  Non usare metafore, focalizzati proprio sull’esperienza che sta facendo il corpo in relazione al tema che hai scelto. Dove lo senti nel corpo? Nota se cambia o se rimane uguale.

Può trattarsi di una sensazione indistinta inizialmente ma più gli rivolgi l’attenzione rimanendo rilassato più si farà chiara. Se non senti niente, rivolgi la tua attenzione a questa sensazione di non sentire e prova a descriverla.

Nel caso tu non abbia nessuna tematica particolare passa direttamente ad ascoltare cosa c’è ora nel corpo.

Se durante questo movimento o i prossimi sei distratto da pensieri non pertinenti, non preoccuparti, semplicemente riporta l’attenzione alla sensazione interiore. Se durante la pratica si manifesta un’emozione o un movimento involontario del corpo lascia che si esprimano spontaneamente e rimani in ascolto del corpo. Se in qualsiasi momento l’esperienza che stai facendo è troppo intensa per te, interrompi, potrai sempre riprovare in seguito se vorrai.

Se ci sono più sensazioni contemporaneamente scegline una, può trattarsi di quella che ti disturba di più, quella che trovi più piacevole oppure quella che attira di più la tua attenzione.

  • TROVA UN SIMBOLO

Lascia che la sensazione che hai sentito nel corpo prenda forma creando un’immagine, una parola, un suono, un colore, una forma o una frase.

Continua a sentire la sensazione mentre verifichi che questo simbolo le si addica esattamente.

  • VERIFICA CHE IL SIMBOLO SIA IN RISONANZA CON LA SENSAZIONE

Continua a lasciare che la sensazione si esprima trovando un simbolo mantenendo contemporaneamente l’attenzione sul corpo. Quando il simbolo sarà perfettamente adatto alla sensazione sentirai che avviene un cambiamento nella sensazione interiore più o meno intenso, in ogni caso accoglilo.

Se non avviene alcun cambiamento lascia che il simbolo si modifichi fino a quando non percepisci il cambiamento.

  • INTERROGA LA SENSAZIONE INTERIORE

Rivolgiti alla sensazione. Di cosa ha bisogno? Perché si presenta così? Cosa contiene? Cosa esprime? Cosa significa? Posso accoglierla? Posso comprenderla? Posso aprirmi al suo messaggio?

Lascia che la risposta si manifesti spontaneamente a partire dalla sensazione, senza la necessità di un ragionamento e, come per il punto precedente, vai avanti fino a quando hai verificato che sia in perfetta risonanza con la stessa producendo un cambiamento interiore.

  • ACCOGLI CIO’ DI CUI HAI FATTO ESPERIENZA

Ogni volta che si presenta una sensazione, un cambiamento interiore o una nuova comprensione, anche se appena percettibile, accoglila dandole la tua attenzione e continuando a rilassarti.

Al termine dei movimenti prendi un istante per accogliere l’insieme dell’esperienza che hai fatto e nota se suscita in te un’emozione.

Puoi ripetere i sei movimenti per tutte le volte che ne senti la necessità e per andare in profondità della questione che stai esplorando. A conclusione di ogni ciclo la tua percezione della stessa sarà cambiata, verifica se desideri continuare o concludere.

In questo secondo caso, dolcemente rivolgi l’attenzione nuovamente all’esterno e, se lo desideri, prendi un momento per condividere la tua esperienza con il tuo compagno.

Con la pratica questi movimenti si fondono in un unico fluire, a volte potrà succedere che si presenti prima un significato e poi un simbolo o che solo uno dei due o nessuno dei due si presenti.

La cosa importante è lasciare spazio alla sensazione interiore e ritornarvi sempre per verificare i cambiamenti che stanno avvenendo.

Il corpo ha una sua saggezza interna che tende sempre al miglior benessere possibile e che attende solo che noi le diamo spazio per esprimersi.

COSA FA CHI ASCOLTA E SUPPORTA

Mentre la persona sta facendo Focusing, il suo compagno può aiutarlo in diversi modi seguendo le richieste che gli sono state fatte e la sua spontaneità.

Chi supporta si mette a disposizione dell’altro esprimendo le proprie necessità, bisogni, domande, dubbi e richieste per poter al meglio essere d’aiuto prima e durante la pratica.

La cosa più essenziale per chi ha questo ruolo è tenere a cuore il fatto che l’obbiettivo di questa pratica è lasciare che la saggezza interiore della persona si esprima trovando le soluzioni adatte alla stessa. E’ quindi fondamentale che chi accompagna metta da parte le sue opinioni o giudizi su ciò che l’altro prova o sulle soluzioni a cui perviene, aprendosi alla meravigliosa e difficile opportunità di esserci senza interferire.

Ecco alcune modalità che si possono usare per accompagnare chi fa Focusing. Possono essere usate tutte o solo alcune a seconda degli accordi, delle esigenze e di ciò che avviene spontaneamente nella coppia.

  • ESSERE PRESENTE

A volte è sufficiente esserci per sostenere una persona. In questi casi l’esperienza può anche svolgersi nel completo silenzio. Mentre l’altro fa Focusing, chi è presente semplicemente rimane a disposizione, la sua attenzione è rivolta alla relazione e a ciò che lui stesso prova senza che sia distratto da pensieri non pertinenti. Se dovesse essere necessaria una sua azione l’aiutante è pronto altrimenti il suo effetto sarà silenzioso ma non per questo meno efficace.

Avere qualcuno a fianco che ci rivolge la propria attenzione ci rende spesso più capaci di essere in ascolto di noi stessi (un po’ come quando sappiamo di essere filmati che diventiamo più attenti alle azioni che compiamo), può farci sentire emotivamente protetti, farci sentire preziosi o altro ancora.

  • ASCOLTO SILENZIOSO

Se chi fa Focusing ne sente la necessità può raccontare ad alta voce cosa sta sperimentando durante la pratica. Il suo aiutante accoglie questi racconti con cura. Potrà condividere alla fine, se vorrà, ciò che hanno suscitato in lui. Sentirci ascoltati ci fa sentire accolti e mostrare il nostro mondo interiore può ulteriormente risvegliare la nostra auto-consapevolezza.

  • ASCOLTO INTERATTIVO

Se per entrambi va bene, chi ascolta può intervenire per chiedere precisazioni o assicurarsi di aver capito esattamente cosa l’altro voleva esprimere. I suoi interventi hanno il solo scopo di approfondire la comprensione del racconto dell’altro e non quello di esprimere il proprio parere.

  • RISPECCHIAMENTO

Un altro modo con cui chi ascolta può intervenire è ripetendo esattamente le parole o le frasi più significative che chi fa Focusing ha raccontato. Per esempio dire: “Ah, ti senti sotto pressione” se chi sta facendo Focusing ha usato l’espressione ‘sotto pressione’ per descriversi. Queste frasi consentono a chi le riceve di verificare se si sente effettivamente così e in questo modo approfondire la propria percezione interiore.

  • GUIDA

Se è necessario, chi aiuta può guidare il suo compagno fornendogli delle indicazioni su quali azioni compiere in ciascun passaggio. Per esempio “Ora rilassati e rivolgi l’attenzione al tuo corpo, c’è una sensazione ora? … Dove? …”. È necessario conoscere con precisione i vari passaggi ed essere sensibili alle variazioni e ai tempi di cui ha bisogno la persona guidata. Può essere utile chiedere ogni tanto cosa stia vivendo la persona, se vanno bene i tempi e le indicazioni forniti e lasciare spazio ad eventuali espressioni spontanee.

  • CONDIVIDERE LE PROPRIE SENSAZIONI

Un’altra risorsa che chi aiuta può offrire è condividere le sensazioni interiori che lui stesso sta provando in relazione all’altro. Per esempio: “Da quando abbiamo iniziato sento una sensazione di vuoto nella pancia.” oppure “quando hai trovato come simbolo un’esplosione di colori, ho sentito una scossa nelle gambe”, eccetera…

A volte si entra in risonanza e si provano le stesse sensazioni, altre volte ciascuno ha una reazione soggettiva rispetto a ciò che si sta affrontando. In entrambi i casi, condividendo ciò che si prova, si offre all’altro l’opportunità di sentire com’è per lui.

  • CONDIVISIONE FINALE

Alla fine di uno o più cicli di Focusing ci si può dedicare un momento spontaneo in cui ciascuno può raccontare la propria esperienza liberamente, ciò che è stato importante per lui, ciò che vuole condividere o che ha osservato. Anche questo è un momento di grande crescita per entrambi.

Anche svolgere il compito di aiutante è un’opportunità per sviluppare capacità che promuovono il proprio e l’altrui benessere e che possono essere utilizzate in ogni relazione.

AIUTARSI TRA PARI È UN OPPORTUNITA’ STRAORDINARIA

Aiutarsi tra pari favorisce la creazione di legami profondi e autentici, insegna alle persone a sviluppare relazioni personali, familiari, professionali e sociali più consapevoli, più efficaci e in grado di promuovere benessere autentico.

Stimola lo sviluppo della fiducia tra le persone e rende una comunità più ricca e vitale!

PER APPROFONDIRE

Per chi desidera ampliare le proprie conoscenze su questi temi si consiglia la lettura di Focusing di Eugene T. Gendlin edito da Astrolabio.

Se desideri avere maggiori informazioni, confrontarti su ciò che hai sperimentato durante questa esperienza o essere accompagnato in questa pratica, contattaci!